lunedì 8 dicembre 2008

Le spondine della terra sono facili


L'abbuffata natalizia di pellicole blockbuster come l'attesissimo "Il Signore del Calcino", rischia di nascondere il proliferare, nelle sale cinematografiche, di titoli minori che spesso rimangono sconosciuti al grande pubblico.

Se è vero che gran parte di queste produzioni spesso non supera la soglia della mediocrità artistica, è pur innegabile che in questo sottobosco segreto qualche volta si possono nascondere degli autentici gioielli. E' questo, come avrete già intuito, il caso della pellicola di origine statunitense dal titolo "Le spondine della Terra sono facili".

L'impianto è quello ormai classico della commedia americana adolescenziale, quella commedia spesso (forse anche giustamente) denigrata dalla critica per la grossolana e talvolta volgare comicità e per l'imbarazzante ripetitività dei personaggi e delle situazioni proposte.
Il lungometraggio in questione però, sebbene non esente da difetti, utilizza tale impianto solo come tavolozza. Se vogliamo cita la logica dei teen-movies con la stessa lucida ammirazione con cui Tarantino ha recuperato i b-movies polizieschi.
La trama attinge a piene mani oltre che dal mondo giovanile, anche da quello della fantascienza: due alieni sbarcano per errore sulla Terra, credendola la sede dei Campionati Intergalattici di Calcino, e prendono le sembianze di due giovani ed avvenenti fanciulle. Dopo le prime peripezie basate sull'equivoco e sulla inevitabile iniziale goffaggine delle due, la storia prende finalmente corpo quando le bellissime ragazze cominciano a giocare al calcino terrestre.
Ovviamente per loro, e qui sta il vero colpo di genio del regista, non valgono le regole terrestri: la gravità per gli alieni pare non esistere e lo stesso vale per l'inerzia della pallina. Tutti i migliori colpi dei campioni terrestri paiono ben poca cosa di fronte all'incredibile controllo di palla delle ragazze.
Gli alieni dunque riusciranno ad iscriversi facilmente ai Campionati Mondiali di Calcino, ovviamente nello stupore generale di tutto il mondo. La narrazione proseguirà alternando le coinvolgenti e spettacolari partite alle disavventure terrestri delle due ragazze. Tra cui, perchè no, anche l'amore.

Non vi sveleremo chiaramente nulla dello stupefacente finale, sappiate solo che la Terra dovrà giocare bene le sue carte per difendere il titolo di "Campione Intergalattico di Calcino", in una sorta di "Guerra dei mondi" tra omini rossi e blu.
Ad impreziosire ulteriormente questa già encomiabile pellicola c'è il fatto che Slowhand, El Gato e El Benda, sono impersonati proprio dagli stessi campioni terrestri, dimostrando innegabili doti recitative e comiche.
Memorabile è la scena in cui El Gato riesce a parare la "Supernova Orbitante" ed esplode nella ormai più celebre delle sue esternazioni "Eeeeeeeeeeeel Gaaaaaaaaaatooooo!!", coinvolgendo in una risata liberatoria tutta la platea.

Qualcuno ha visto, nella scelta di dare un corpo femminile agli alieni, una velata critica sociale, volta a prendere in considerazione l'idea che anche le donne possano dire la loro a questo gioco. Noi preferiamo vederla certamente in modo più realistico: il regista, come abbiamo detto, lavora sulla tavolozza della teen-comedy e di questa non può che ereditarne i cliché (delle strafighe appunto). Inoltre la scelta delle campionesse femminili è particolarmente indovinata perché, nel mondo del calcino, attribuisce loro una connotazione ancor più "aliena".


La pellicola è già nelle sale. Affrettatevi, non ve ne pentirete!